Il Santuario della B. V. Maria di Porto Salvo
La piccola Chiesa, dedicata alla Protettrice del popolo lampedusano, è posto in un'oasi di verde che assicura un clima di silenzio e di raccoglimento, per coloro che decidono di visitare il Santuario della Madonna di Porto Salvo. Di origini antichissime, la struttura fu già descritta dal Sanvisente come luogo di culto sia per i cristiani che per gli arabi che arrivavano sulla piccola isola per una breve sosta dal viaggio. La tradizione racconta di un monaco eremita, il quale a seconda della bandiera issata dalle imbarcazioni, viste in lontananza, allestiva il luogo di culto, musulmano o cristiano. Di qui il detto palermitano "si furbu comu u monacu di Lampidusa". Oggi il Santuario rimane uno dei posti più visitati, sia dai turisti che dai lampedusani che hanno un indissolubile legame con il luogo e con la Madonna di Porto Salvo. Di generazione in generazione, sin dal lontano 22 Settembre 1843, data a cui viene fatta risalire la genesi della comunità isolana, si è tramandata la festa della Patrona dell'isola. Il Simulacro della Madonna viene accompagnato processionalmente in Chiesa Madre la prima domenica del mese di Settembre e riportato al Santuario il 23 dello stesso mese dopo aver percorso le vie dell'isola il giorno della festa che vede una numerosa partecipazione della popolazione.
Porta di Lampedusa, Porta d'Europa
Inaugurato il 29 Giugno 2008 è il monumento eretto in memoria dei migranti morti e dispersi in mare."Porta di Lampedusa, Porta d'Europa" è una porta in ceramica refrattaria di quasi cinque metri di altezza e tre di larghezza, realizzata da Mimmo Paladino e promossa da Amani, Arnoldo Mosca Mondadori, Alternativa Giovani Onlus e la Comunità di Koinonia. "Il significato di quest'opera è quello di consegnare alla memoria quest'ultimo ventennio in cui abbiamo visto migliaia di migranti morire in mare, in modo disumano, nel tentativo di raggiungere l'Europa" - hanno sottolineato i promotori dell'iniziativa.
L'Isola dei Conigli
L'Isola dei Conigli, Riserva Naturale affidata a Legambiente, è una delle spiagge più suggestive posta nella parte sud ovest dell'isola di Lampedusa e affiancata dall’omonima spiaggia meta di tanti turisti alla ricerca di un angolo di paradiso da godersi in pace. Controversa è l'origine dell’attuale nome della baia. In una carta dell'ammiraglio Smith (1824) si legge per la prima volta “Rabit Island”. Nelle cartografie successive tale toponimo venne impropriamente tradotto dall'inglese (rabbit = coniglio), mentre appare più verosimile la sua derivazione dal termine arabo “Rabit”, che può essere tradotto in legame (o che lega, che collega) suggerendo un plausibile riferimento all'istmo che si forma di rado tra l’isolotto e la costa. Secondo altri, invece l'origine del nome è dovuta al fatto che, molti anni addietro, una colonia di conigli raggiunse l'isolotto proprio nel momento in cui esso era collegato alla terraferma. Quando il ponte di sabbia sparì e le acque del mare riemersero, i conigli rimasero intrappolati, si riprodussero, divenendo così numerosi tanto da far battezzare il luogo “Isola dei Conigli”.Il tutto rimane quindi “legato” a questo strano e affascinante fenomeno che vede l'isolotto ricongiungersi alla terraferma e le cui motivazioni scientifiche sono forse ancora poco chiare. Un'altro emblema del posto la assoluta tranquillità che favorisce l'ovodeposizione delle tartarughe Caretta Caretta nei periodi più caldi.
PROMOZIONI LAMPEDUSA
Scopri le tantissime promozioni e offerte vantaggiose per la tua vacanza a Lampedusa.
VAI ALLE PROMOZIONI